CONCERTI ORO - MALIBRAN CANZONE D'AUTORE - DOPPIO DUO PER LÉO FERRÉ

CONCERTI ORO - MALIBRAN CANZONE D'AUTORE - DOPPIO DUO PER LÉO FERRÉ

in collaborazione con
    
sabato 26 novembre 2022 ore 21,15
Altidona - Accademia Malibran - Sala Colonna
DOPPIO DUO PER LÉO FERRÉ


Prima parte
LES FLEURS DU MAL EN MUSIQUE Chansons
poesie di Charles Baudelaire - musiche di Léo Ferré

DUO Rossella MARCANTONI soprano - Davide MARTELLI pianoforte

Seconda parte
IL CANZONIERE EROICO E SUBLIME DI LÉO FERRÉ
Musiche di Léo Ferré
DUO  Têtes de Bois - Andrea SATTA voce - Angelo PELINI pianoforte

Ingresso €10.00
Info e prenotazioni 338.8219079


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Al termine del concerto seguirà un brindisi in Sala Malibran con i pregiati vini dell'Accademia Malibran CANTATRICE E GUARRACINO accompagnati dai prelibati AMARETTI DELLA VALDASO

 


Léo Ferré

 

Un ringraziamento speciale da tutti noi dell'Accademia Malibran alla Signora Maria Cristina Diaz, moglie di Léo.




LES FLEURS DU MAL en musique - Chansons

DUO - Rossella MARCANTONI soprano - Davide MARTELLI pianoforte

 
Programma

LA VIE ANTÉRIEURE
La vita anteriore, I Fiori del Male

Sotto spaziosi portici gran tempo

ho abitato, che i soli lampeggianti

sul mare coloravano, e che i loro

pilastri, maestosi e dritti, a sera

somiglianti facevano a caverne

basaltiche. I marosi, rivolvendo

le immagini dei cieli, in modo mistico

e solenne mischiavano ai colori

del tramonto, riflesso dai miei occhi,

i forti accordi della loro musica

possente e ricca.

Là ho vissuto in calme

voluttà, nell’azzurro, circondato

dalle onde, da splendori e schiavi ignudi

che, intrisi di profumi, sventolando

le palme rinfrescavan la mia fronte,

a cui solo importava approfondire

il male chiuso dentro il mio languire.

RECUILLEMENT

Raccoglimento, I Fiori del Male

Fa’ la brava, o mia Pena, e sta’ più tranquilla.

Tu invocavi la Sera; essa scende; eccola:

Un’atmosfera oscura avvolge la città,

Agli uni portando pace, agli altri affanno.

Mentre dei mortali la moltitudine vile,

Sotto la sferza del Piacere, questo boia senza pietà,

Va a cogliere rimorsi nella festa servile,

Mia Pena, dammi la mano; vieni qui,

Lontano da loro. Guarda affacciarsi i defunti Anni,

Dai balconi del cielo, in vesti antiquate;

Sorgere dal fondo delle acque il Rimpianto sorridente;

Il Sole moribondo addormentarsi sotto un’arcata,

E, come un lungo sudario trascinato verso Oriente,

Ascolta, mia cara, ascolta la dolce Notte che cammina.

LA MUSIQUE

La Musica, I Fiori del Male 

Come un mare la musica sovente

mi rapisce! E inalbero la vela

sotto nebbiosa volta o nell’azzurro

verso la mia pallida stella.

Petto in avanti, come vela gonfio,

scavalco dei gran rifiuti accavallati

le creste, che la notte mi nasconde.

In me sento vibrare affetti opposti

come una nave che patisce. Il vento

che l’asseconda ed i convulsi strappi

della tempesta sull’immenso abisso

mi cullano. – Altre volte, poi, Calma piatta:

grande specchio della mia disperazione!


L'EXAMEN DE MINUIT ET DOROTHÉE
L'esame di mezzanotte, I Fiori del Male

La pendola, suonando mezzanotte,

ci porta ironicamente

a ricordare quale uso

facemmo del giorno che fugge:

Oggi, data fatidica,

venerdì tredici, abbiamo,

ad onta di tutto ciò che sappiamo,

vissuto da eretici.

Abbiamo bestemmiato Gesù,

il più incontestabile degli dei.

Come un parassita

a tavola di qualche mostruoso Creso,

abbiamo, per far piacere al bruto,

degno vassallo dei Demòni,

insultato quel che amiamo,

adulato quel che ci ripugna;

servili carnefici, abbiamo rattristato

il debole a torto disprezzato;

salutato l’enorme Stupidità dalla testa di toro; baciato

la stupida Materia devotamente,

e benedetto della putrefazione la tremula fiammella.

Infine, per annegare la vertigine nel delirio,

noi, sacerdoti orgogliosi della Lira –

la cui gloria è dispiegare

l’ebbrezza delle cose funebri –

abbiamo bevuto senza sete, mangiato senza fame…!

Su, spegniamo quella luce,

nascondiamoci nel buio!

HARMONIE DU SOIR
Armonie della sera, I Fiori del Male

Ecco che viene la stagione quando

ogni fiore, fremendo sullo stelo,

come fosse incensiere si svapora;

volteggiando nell’aria della sera

i profumi ed i suoni; malinconico

suono di valzer, languida vertigine!

Come fosse incensiere si svapora

ogni fiore, il violino, quasi cuore

straziato, va fremendo; malinconico

suono di valzer, languida vertigine!

Altare grande, il cielo è bello e triste.

Il violino freme come cuore

straziato, un cuore tenero cha ha in odio

il nero e smisurato nulla, il cielo

è bello e triste come un grande altare;

il sole si è annegato nel suo sangue

che s’aggruma. Raccoglie del passato

luminoso ogni traccia il cuore che odia

il nero e smisurato nulla. Il sole,

dentro il suo stesso sangue s’aggruma,

si è annegato. Riluce in me perenne

il tuo ricordo, come un ostensorio.

LA SERVANTE AU GRAND COEUR
La serva dal cuore grande, I Fiori del Male

La serva dal cuore grande di cui eri geloso
E chi dorme il suo sonno sotto un umile prato
Dovremmo ancora portarle dei fiori
I morti, i poveri morti, hanno un grande dolore
E quando soffia ottobre, potatore di alberi secolari
Il suo vento malinconico attorno ai loro marmi

Sicuramente devono trovare la vita molto ingrata
Dormire, come fanno, calorosamente nelle loro lenzuola
Mentre divorato dai sogni neri
Senza compagno di letto, senza buoni discorsi
Vecchi scheletri congelati lavorati dal verme
Sentono le nevicate invernali gocciolare
E il secolo passerà, senza amici o familiari
Sostituisci le alette che pendono dalle loro griglie

 

Quando il tronco fischia e canta, se la sera
Calma, sulla sedia l'ho vista sedersi
Se, in una fredda notte blu a dicembre
L'ho trovato in agguato in un angolo della mia stanza
Grave, e proveniente dal fondo del suo eterno letto

 

Coprendo il bambino adulto con il suo occhio materno
Come potrei rispondere a questa anima pia

 

Vedi piangere dalla sua palpebra vuota?

LA MORT DES AMANTS
La morte degli amanti, I Fiori del Male

Avremo letti pieni d'odori leggeri,
divani profondi come avelli
e strani fiori sulle mensole,
schiusi per noi sotto cieli più belli.

Consumando a gara i loro estremi ardori,
i nostri due cuori saranno due grandi torce
che rifletteranno i loro duplici splendori
nelle due nostre anime, questi specchi gemelli.

 

In una sera fatta di rosa e di mistico azzurro
ci scambieremo un unico lampo
come un lungo singhiozzo, tutto carico d'addio;

 

e più tardi un angelo, aprendo le porte,
verrà a rianimare, fedele e giocoso,
gli offuscati specchi e le fiamme morte.


Renato Guttuso - Gli amanti, 1970



IL CANZONIERE EROICO E SUBLIME DI LÉO FERRÉ
DUO - Têtes de Bois - Andrea SATTA voce, Angelo PELINI pianoforte

 

Programma

Sono chi sai
Il mare a la memoria
Felici come mai
Non si può essere seri a 17 anni
Gli anarchici
Tu non dici mai niente
Ti rivedo ancoral
Albatros
Saint Germain des pres

 

Giuseppe GENNARI e Léo FERRÉ

ho sempre considerato il patrimonio culturale di léo ferré come un iceberg del quale conoscitori anche esperti del grande artista monegasco vedono solo la punta, cioè sì e no una decima parte! per questo mi è sempre piaciuto che una serata in suo onore, con musicisti e cantanti veramente validi, fosse concepita come un viaggio esplorativo nei sottofondi di quell'immenso e variegato repertorio che giovanni testori definì "il canzoniere eroico e sublime di léo ferré".

e la serata di sabato 26 novembre, affidata a un doppio duo di musicisti e interpreti - con la doppia valenza di essere grandi artisti e fedeli innamorati dell'opera di ferré - affronterà proprio i due aspetti esaltati da testori: andrea satta e angelo pelini, rispettivamente voce e pianista dei tetes de bois, interpreteranno la parte "eroica"; rossella marcantoni - meraviglioso soprano, vanto della nostra terra - con la sua ineguagliabile duttilità vocale, avvolgente e suggestiva, ne interpreterà la parte "sublime" accompagnata al pianoforte dalla disinvolta magia di cui martelli è indiscutibile maestro! che dire di più? niente! la parola, dopo lo spettacolo, spetta a chi avrà la buona ventura di partecipare a questo viaggio, soffuso anche di mistero, nei quartieri più alti della canzone d'autore.
giuseppe gennari



Rossella Marcantoni soprano
Soprano. Fondatrice - Presidente Accademia Musicale Internazionale Maria Malibran di Altidona.
Docente di Canto presso il Conservatorio Statale di Musica "Francesco Morlacchi" di Perugia.
Si è brillantemente diplomata in Canto presso il Conservatorio statale di Musica “G. Rossini” di Pesaro sotto la guida del Prof. Salvatore Sassu e laureata in Discipline Musicali - Musica da Camera - con il massimo dei voti e la lode presso il Consevatorio Statale di Musica "G. B. Pergolesi" di Fermo.
Ha perfezionato il repertorio lirico con il M° Antonio Tonini a Milano, quindi con il soprano Maria Alos a Roma; il repertorio cameristico con i Maestri Sergio Segalini, Pier Narciso Masi e con i soprani Elly Ameling e Liliana Poli.
Ha frequentato l’Accademia d’Arte Lirica e Corale di Osimo e l’Accademia Rossiniana del Rossini Opera Festival di Pesaro, su invito del M° Alberto Zedda.
Ha vinto il I° premio nei seguenti concorsi di canto:
• 42°Concorso per giovani cantanti lirici della Comunità Europea “Adriano Belli” di Spoleto
• Concorso Internazionale “Giacomo Lauri Volpi” di Latina
• Concorso Internazionale “Vincenzo Bellini” di Roma
• Concorso Internazionale Voci nuove per la lirica “Filippo Marchetti” Città di Camerino.

Si è esibita al Teatro Nuovo di Spoleto, Ravenna Festival, Rossini Opera Festival, Teatro alla Scala di Milano, Teatro Petruzzelli di Bari, Teatro S.Carlo di Napoli, Teatro Comunale di Bologna, Teatro Chiabrera di Savona, Teatro Lauro Rossi di Macerata, Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno, Teatro Giovanni Udine, Teatro Coliseo Albia di Bilbao, Teatro Nazionale dell’Opera di Spalato, Festival della Valle D’Itria di Martina Franca, Fondazione dei Concerti Niccolò Piccini di Bari, Camerata Musicale Barese, Rassegna Internazionale Musica in Irpinia e per gli Amici della Musica, Amici della Lirica e Gioventù Musicale di molte città.
Ha cantato in Germania, Inghilterra, Spagna, Croazia, Polonia.
Il suo debutto è avvenuto nel 1989 al Teatro Nuovo di Spoleto ne “La Sonnambula” di Vincenzo Bellini nel ruolo di Amina.
Aureliano in Palmira di Rossini (Zenobia), Il Matrimonio segreto di Cimarosa (Carolina), I Capuleti e i Montecchi di Bellini (Giulietta), Rigoletto di Verdi (Gilda), Don Carlo di Verdi (Voce dal cielo), La Serva Padrona di Pergolesi (Serpina) La Grande Duchesse de Gérolstein di Offenbach (Olga), Memento di Centazzo (Clotilde, La Monaca Badessa), Simultas di Centazzo (Isotta da Cuzano), Gloria e Magnificat di Vivaldi, Requiem di Mozart, Carmina Burana di Orff, Stabat Mater di Haydn, Sinfonia N° 9 in Re min.Op. 125 “Corale”di Beethoven sono solo qualche esempio del repertorio lirico, lirico-sinfonico da lei affrontato al più alto livello con direttori come Muti, Gelmetti, Kuhn, Panni, Aprea, Zani, Villaume, Scheiko, Mak e registi come Vizioli, Zeffirelli, Pizzi, De Tomasi, Hampe, Richter.
La vivace curiosità, unita al gusto dell’approfondimento e alla necessità di nuove sperimentazioni, l’hanno fatta approdare alla musica contemporanea, interpretando numerose composizioni in prima esecuzione assoluta e a proporsi con successo in recitals, opere multimediali, concerti spettacolo con programmi di rara inventiva ed originalità nell’ambito di prestigiose Rassegne e Festivals con altri solisti e con voci recitanti autorevoli come quelle di Glauco Mauri, Pamela Villoresi, Eugenio Allegri, Ugo Pagliai, Paola Gassman, Massimo Dapporto, Moni Ovadia, Francesco Guccini.
Ha inciso per le case discografiche Dynamic, Edipan, Accord for Music.
Per Bongiovanni ha inciso in prima mondiale il CD Albe – opera omnia di musica vocale da camera – di Domenico Alaleona; per le Produzioni Gog & Magog ha inciso il CD L’Anima de vino una sera cantava.
Da sempre affascinata dalla mélodie francese, ha tenuto numerosi recitals di poesia in musica di autori come Fauré, Berlioz, Duparc, Chausson, Debussy, Poulenc e Satie.
Una menzione a parte merita il percorso musicale dedicato alle Chansons di Léo Ferré, rielaborate per voce di soprano; un allestimento originale e innovativo, con l'esecuzione anche di versioni inedite che ha visto la Marcantoni esibirsi in recitals di successo con programmi esclusivi.
A tale proposito il regista e scrittore Mauro Macario, tra i massimi esperti di Ferré, scrive:
Léo Ferré è stato rivisitato e riproposto, in tutti questi anni, in molteplici vesti musicali spesso appartenenti a mondi e modi interpretativi lontani o, apparentemente, incompatibili con la fonte originaria. Però, nell’arbitrarietà discutibile, hanno rivelato del Maestro, l’aspetto elaborativo aperto a soluzioni diversificate. Rossella Marcantoni, soprano della modernità, non ha scelto la strada della metamorfosi, ma quella dell’elevazione. Ha portato all’estremo ciò che di classico, colto, e anche sacro è insito in Ferré, ha trasferito le sue melodie nelle zone alte della vocalità lirica, le ha liberate in una sonorità di cristallo purissimo come schegge evocative di struggente commozione, ha addizionato nel sublime la tensione d’assoluto che anima ogni istanza esistenziale del poeta-compositore. Da una rigida disciplina ortodossa Rossella Marcantoni ha saputo, per scelta, staccarsi periodicamente per esplorare altri terreni espressivi, dalla musica vocale da camera a quella contemporanea, sperimentando nuove morfologie sonore. Nel nostro caso, pur restando nei registri tecnici e timbrici che meglio s’addicono alle sue potenzialità, si ha la sensazione che la cantante abbia trovato un incrocio vocale tra voce interiore e voce lirica, un tono indipendente, più realistico, più accessibile anche a chi non è appassionato di lirica.
E se Ferré diceva, a proposito della sua genesi“Je suis dicté”, così la Marcantoni potrebbe affermare “Je suis chantée”.
L'esperienza “ferreiana” ha dato vita alla registrazione del CD Les Fleurs du Mal en Musique Léo Ferré / Charles Baudelaire, inciso in prima mondiale per la casa discografica Movimento Classical di Milano.
Il CD, recensito da Aldo Nicastro sul mensile Musica di gennaio 2016, mette in evidenza la particolare qualità timbrica della voce di Rossella Marcantoni, definita luminosa: "brava la cantante a far valere la facoltà di aderire al dettato baudelairiano con un appropriato recitato drammatico, che a dispiegarne la fortissima valenza dissacrante".
Si è esibita più volte al Festival Ferré di San Benedetto del Tronto, accanto ad icone della chanson francese come Juliette Greco, Georges Moustaki e altri.
Inoltre ha eseguito in prima assoluta gli Inni sacri di Léo Ferré (Ave Maria, Benedictus, Agnus dei) i cui manoscritti sono stati ritrovati dalla famiglia dopo la morte dello Chansonnier al Festival di Musica Sacra Gaude Mater di Cestocòva davanti al Primate di Polonia.
Ha registrato per RAI TRE, oltre che per radio e televisioni di molti Paesi.
Tiene Master Classes di perfezionamento di Canto Lirico e Cameristico in diverse Istituzioni italiane e straniere. Numerosi suoi allievi sono risultati vincitori di importanti concorsi di canto lirico nazionali ed internazionali.
È invitata a far parte della giuria in Concorsi Nazionali ed Internazionali e come commissario esterno agli esami di Canto e Musica Vocale da Camera nei Conservatori Statali di Musica al Santa Cecilia di Roma, L. Perosi di Campobasso, G. Pergolesi di Fermo e altri.


 

Davide Martelli pianista
Nato a San Benedetto del Tronto nel 1989. Nel 2008 ha conseguito nello stesso anno la maturità classica con Lode e il diploma di Pianoforte con Lode e Menzione d’Onore sotto la guida del M. Fabrizio Viti presso il Conservatorio Pergolesi di Fermo. Ha approfondito lo studio del repertorio pianistico durante il Biennio ad indirizzo concertistico, terminato nel 2011 con Lode e Menzione, presso il Conservatorio Pergolesi e l’Hochschule fur Musik di Frankfurt, dove ha frequentato un semestre nella classe del professore Emerito Andreas Meyer-Hermann. Contemporaneamente ha dimostrato interesse per la didattica dello strumento, ottenendo dapprima l’abilitazione per insegnare ai bambini con il metodo Yamaha (esame di grado 5) ed iscrivendosi poi al Biennio ad indirizzo didattico per la formazione dei Docenti di strumento delle scuole medie ad indirizzo musicale e al Tirocinio Formativo Attivo che gli hanno permesso di partecipare al concorso per la scuola 2016, vincendo il posto come docente di pianoforte al liceo musicale Tenca di Milano.
Ha ottenuto il Diploma Accademico di Concertismo con il M. Lorenzo Di Bella all’Accademia Pianistica delle Marche di Recanati, dove ha avuto l’opportunità di studiare anche col M. Gianluca Luisi e di frequentare master-class tenute da concertisti come Leslie Howard, Lucia Passaglia, Roberto Cappello, Vincenzo Balzani, Kostantin Scherbakov, Mariangela Vacatello e direttori d’orchestra come Manlio Benzi, Reinhard Seehafer.
Nel 2013, all’Imola Summer Piano Academy ha conosciuto il M. Enrico Pace, con cui ha continuato a studiare presso l’Accademia di Musica di Pinerolo.
Ha vinto numerosi premi in competizioni pianistiche tra cui il Concorso Bach di Sestri Levante, il Concorso Internazionale Fortini di Bologna, il Concorso Città di Cesenatico, il Concorso Euterpe di Corato, il Concorso Città di Ortona ed il Concorso Internazionale di Ostuni. Si è esibito in recitals pianistici in varie città italiane ed ha eseguito in veste di solista il Concerto in la minore di Grieg, il Concerto n. 1 in do maggiore op. 15 di Beethoven, il Concerto K467 di Mozart ed il Carnevale degli animali di Saint-Saens.
Si è specializzato in Musica da Camera, in particolare in duo pianistico, pianoforte a 4 mani, violoncello e pianoforte ,violino e pianoforte , frequentando i corsi annuali tenuti dal M. Pier Narciso Masi a Torano. Ricopre il ruolo di pianista accompagnatore presso l’Accademia - Musicale Internazionale Maria Malibran di Altidona, ai corsi di Alto Perfezionamento di Piceno Classica, al concorso internazionale di oboe Tomassini e al concorso internazionale di canto Anita Cerquetti .
Ha intrapreso lo studio di Composizione al Conservatorio Pergolesi, inizialmente col M. Michele Ignelzi per meglio comprendere le musiche affrontate e, successivamente, con il M. Fulvio Delli Pizzi, che lo ha spinto ad esprimere la propria personalità attraverso la composizione e lo ha portato al diploma col massimo dei voti nel 2017.
Ha vinto un concorso per una musica pubblicitaria con un brano per quartetto d’archi, ha composto ”Melodien” (2011) per strumenti a fiato e percussioni, un Konzertstück per pianoforte e fiati(2013), “Mirages” (2014) per una tournée europea dello Stanford Wind Ensemble (California) diretta dal M. Aquilanti, “Pneumata”(2014) per flauto contralto, corno inglese e violoncello, su una poesia di Marco Fortuna, “Kaléidoscope” (2017) per piccola orchestra.
Dal 2014 è direttore artistico del Cupra Musica Festival.
«Davide Martelli è uno tra i giovani musicisti marchigiani più interessanti, con una solida formazione accademica e un percorso artistico intrapreso che non trascura alcun aspetto dell’attività musicale, affiancando al concertismo la composizione, l’attività didattica e quella organizzativa, esperienze che ne fanno un musicista moderno nel senso più fecondo del termine» (Società Filarmonica Ascolana, 2014).



Andrea Satta è il cantante dei Têtes de Bois
e, ogni giorno, fa il pediatra nella periferia romana.
Questo mondo di cose concrete, bellissime, a volte difficili, gli ha consentito di mantenere un rapporto con la vita reale che ne caratterizza l’opera e la fantasia.
Nel 2021 ha ricevuto il Premio “In Puero Homo” della Società Italiana di Pediatra, per essersi distinto in ambito professionale, istituzionale, umano e scientifico per l’impegno e la dedizione verso l’età evolutiva, con la seguente motivazione “Pediatra globale adempie in maniera esemplare ai compiti sanitari, sociali, culturali, pedagogici. Pediatra artista è riferimento nella sua comunità per i bambini e per chi li accudisce”.
Nasce in una famiglia numerosa, soprattutto di sorelle. La casa della sua infanzia affaccia sul deposito dei tram. La mamma gli legge come favola della buonanotte “I promessi sposi”. Il padre, sardo e scampato al campo di concentramento nazista, è professore di francese (a lui Andrea dedicherà lo spettacolo teatrale La fisarmonica verde con la regia di Ulderico Pesce). A 8 anni viene selezionato per lo Zecchino d’Oro, ma la sobrietà familiare fa naufragare il progetto. Ripiega sul ciclismo e la geografia. Nel frattempo matura una grande passione per i poeti e gli chansonnier
francesi, in particolare per Leo Ferré, studia canto, si iscrive a Medicina e nel 1992 fonda i Tetes de Bois.
A partire dalla sua passione per la bicicletta, Andrea Satta ha messo a punto il primo eco spettacolo al mondo sulle due ruote alimentato a pedali, il “Palco a Pedali”. Per la prima volta in assoluto l’energia elettrica che illumina il palco e lo fa suonare è generata da 128 spettatori volontari, che con le loro biciclette agganciate a uno speciale cavalletto collegato a una dinamo, pedalano per tutta la durata dello spettacolo. Semplicemente pedalando producono l’energia necessaria per
sostenere l’intero concerto.
E’ ideatore e direttore artistico di “Stradarolo - Festival Internazionale di Arte su strada”. Assieme ai Têtes de Bois è stato premiato con la Targa Tenco 2002 (come interprete con “Ferré, l’amore e la rivolta), nel 2007 con “Avanti Pop”, un disco ed un tour sul mondo del lavoro e nel 2015 con “Extra”, le canzoni di Léo Ferré riarrangiate e tradotte in italiano.
Con i Tetes de Bois ha inciso i seguenti dischi: E anche se non fosse amore (1994), Pezzi di ricambio (1997), Ferré, l'amore e la rivolta (2002), Pace e male (2004), Avanti pop (2007), Goodbike (2010), Mai di moda (2012, raccolta uscita in occasione del ventennale della band), Extra (2014). Nel 2010 dalla canzone “Alfonsina e la bici” è stato realizzato un videoclip diretto da Agostino Ferrente con il montaggio e la fotografia del videomaker Paolo Scarfò, che ha come interpreti l'astrofisica Margherita Hack e il rapper Militant A (Assalti Frontali). Il videoclip ha vinto il premio speciale al
P.I.V.I (Premio Italiano Videoclip Indipendente) 2010.
Sempre con i Tetes de Bois, nel 2009 ha fatto parte del cast e della colonna sonora del film Le ombre rosse di Citto Maselli. Di nuovo sul grande schermo nel 2011, con la sua band è autore delle musiche e interprete del film Passannante (con Ulderico Pesce, regia di Sergio Colabona) e nel 2012 cura la colonna sonora del film "Non mi avete convinto. Pietro Ingrao, un eretico" di Filippo Vendemmiati, presentato al festival di Venezia nelle Giornate degli autori. Nel 2011 fa parte del cast della trasmissione televisiva "Fratelli e sorelle d'Italia" condotta da Veronica Pivetti, in onda su La7.
E’ stato inviato al Giro d’Italia e al Tour de France per il Manifesto e L’Unità (dove aveva anche una rubrica settimanale, “Dio è morto”).

Libri
Ha scritto I riciclist (Ediciclo, 2009), Ci sarà una volta (Infinito, 2011), Officina millegiri (Sinnos, 2016), Mamma quante storie! (Treccani, 2016), libro ispirato alla “Giornata delle favole” che Andrea organizza da sette anni nel suo ambulatorio, Pise e Pata. Dialoghi tra bambini sulle cose del mondo (Rrose Sélavy), La fisarmonica verde (Mondadori ragazzi).

Tra i principali eventi ideati e di cui ha svolto il ruolo di direttore artistico “narrante”:
Cinque stazioni per suonare (1995) cinque concerti organizzati per l’ATAC, l’azienda di trasporto pubblico di Roma nelle stazioni della metropolitana utilizzando materiali e spazi del metro urbano, pantografi come americane per le luci e traversine come binari.
Sotto il cielo di Roma e Berlino (1997) sui treni e le metropolitane delle due città per una settimana.
Tuscania Teatro (1999-2001), direzione artistica della parte musicale, una residenza triennale sostenuta dalla regione Lazio per il decentramento culturale.
La Ferrovia dell’Allume (2000-2002) un progetto teso al recupero artistico e turistico di vecchie
sedi ferroviarie in disuso.
All’incontrario va (Frascati 2005)
41esimo parallelo (2006) officina culturale e della Regione Lazio, un progetto che mette in comunicazione paesi si tutto il mondo sul filo di uno sguardo geografico-emotivo, un viaggio tra le culture e le differenze la conoscenza che diventa coscienza e accettazione degli altri.
Avanti Pop (2006-2008) un viaggio attraverso il mondo del lavoro nei luoghi dove puoi ascoltare le storie e degli altri e tramandarle.
I Riciclisti e Goodbike (2009), la bicicletta, la società che cambia, la trasparenza e la leggerezza.
Il già citato Palco a pedali (2009 – 2017)
Il 2011 è un anno di mobilitazioni nel mondo della cultura e i Tetes de Bois sostengono con una serie di concerti la protesta del Teatro Valle occupato e del Cinema Palazzo e aderiscono alla rete aperta Cultura Bene Comune.
Transumanza a Pedali (2013), una marcia silenziosa nata insieme a un gruppo di attivisti-ciclisti in occasione della giornata della memoria e dell’impegno per le vittime innocenti delle mafie che Libera celebra ogni anno a marzo.
Ci sarà una volta - Festival delle favole (2015) Mamme Narranti (2016-2017) Da un’esperienza nata in un ambulatorio pediatrico, un festival itinerante, un confronto di culture necessario che trasforma in favola le storie che non conosci.
Il già citato Stradarolo (dal 1997ad oggi ), Festival di Arte su Strada.



Angelo Pelini pianista dei Têtes de Bois
Pianista, organista e compositore. Nel 1979 partecipa al corso d’interpretazione pianistica “1.ma Primavera Musicale Veliterna” sotto la guida di Marcella Crudeli.
Dal 1980 frequenta poi il corso di “Pianoforte principale” sotto la guida del Maestro Pieralberto Biondi presso il Conservatorio di Musica S. Cecilia a Roma. Successivamente si perfeziona sotto la guida della Professoressa Vera Gobbi Belcredi.
Si diploma nel 1985 in “Musica Corale e Direzione di Coro” e nel 1989 in “Composizione” presso il Conservatorio di Musica di S. Cecilia a Roma sotto la guida del Maestro Giampaolo Chiti.
Frequenta inoltre, il corso della scuola di “Musica Elettronica” presso il Conservatorio di Musica S. Cecilia di Roma sotto la guida del Maestro Riccardo Bianchini.
Partecipa, nel 1985, al “13° Corso di aggiornamento per la Musica Corale” organizzato dal comune di Ravenna e tenuto dai maestri Adone Zecchi e Bruno Zagni.
Ha al suo attivo numerosi concerti come direttore di coro e come collaboratore al pianoforte in formazioni vocali, corali e strumentali.
Per 6 anni, dall’ ‘82 all’ ‘88, dirige l’ “Associazione Corale Cinecittà” di Roma con la quale esegue numerosi concerti anche con orchestra.
Come compositore, fin dagli inizi della sua carriera musicale, arricchisce continuamente il suo repertorio con musiche per teatro, musiche per film, musica da camera (sia strumentale che vocale) e musica per orchestra.
E’ stato anche co-direttore artistico e collaboratore della Corale “Philoxenia” di Roma con la quale ha tenuto numerosi concerti come compositore arrangiatore e come collaboratore al pianoforte. Con la corale Philoxenia ha partecipato, nel 1990, ai festeggiamenti del 50esimo compleanno del calciatore Pelè allo stadio San Siro di Milano, componendo un inno per l’occasione.
Ha collaborato, inoltre, come organista, con il “Coro polifonico della Basilica di S. Agnese” di Roma.
Si dedica intensamente anche alla musica leggera e jazz sia come autore e arrangiatore di brani, sia come esecutore in formazioni di vario tipo.
Ha al suo attivo anche l’attività di organista presso le basiliche di S. Alessio e S. Sabina in Roma, di maestro accompagnatore al pianoforte presso ’Accademia Nazionale di Danza di Roma e presso alcune scuole di danza private.
Ha collaborato in qualità di pianista e compositore, in spettacoli musical-teatrali con le cantanti-attrici Gigliola Funaro, Stefania Maggio, Sabrina Di Stefano, Laura De Marchi, Nadia Pierciabosco.
Ha tenuto corsi regionali per “formatori in ambito cine-tv” e “operatori multimediali” in seno all’Associazione Videoambiente occupandosi, come docente, della parte riguardante l’educazione musicale, ovvero del rapporto musica-immagine.
Ha svolto attività di insegnante di musica presso istituti e scuole private come docente di pianoforte e tastiere, di armonia e composizione e come direttore di coro. Per 3 anni scolastici consecutivi, dal 2000 al 2003, è stato esperto esterno per l’attività di canto corale presso la scuola elementare Cesare Battisti di Roma.
Nel 2005 ottiene l’abilitazione all’insegnamento dell’educazione musicale nelle scuole secondarie e attualmente svolge attività d’insegnante nelle scuole secondarie statali di 1° grado.
Ha diretto dal 2013 al 2015 è stato il referente per la Consulta del IX Municipio di Roma del progetto “Nonorchestra”, che prevedeva la realizzazione di un laboratorio di musica d’insieme che potesse dare continuità all’attività svolta da giovani musicisti che hanno avuto o hanno un percorso musicale nelle scuole medie ad indirizzo musicale, nonché, in generale, rispondere alle richieste di partecipazione ad un’esperienza di approfondimento musicale all’interno del IX Municipio.
Dal 2003 si dedica alla creazione di brani di commento musicale per immagini per conto di Rai Trade Music Publishing, attività che attualmente svolge ancora.
Attualmente fa parte del gruppo musicale “Têtes de Bois” di cui è pianista e arrangiatore, nonché organizzatore di eventi, presidente e legale rappresentante dell’omonima associazione culturale.
Têtes de Bois nasce nel 1992, esattamente il 15 febbraio con un concerto su un vecchio camioncino Fiat 615 NI del 1956, acquistato da un rigattiere e diventato palco ambulante, in Piazza Campo de’ Fiori, sotto la statua di Giordano Bruno. Suonavano e cantavano le canzoni di Ferré e Brassens, le poesie musicali di Baudelaire.
Da allora i Têtes de Bois hanno sostenuto centinaia e centinaia di esibizioni, da quelle stradali ambulanti sul loro vecchio camion, ai club, dai festival ai teatri italiani e non. Hanno frequentato trasmissioni televisive e radiofoniche sulle principali emittenti nazionali quali “Domenica in” e “Uno mattina estate” su Raiuno, “Il grande gioco dell’oca” su Raidue, “Maurizio Costanzo Show” su Canale 5, “Europa anno zero” su Telemontecarlo, “Il Formicaio” su Videomusic, “Radiotre suite”, “Per voi giovani” e “Tornando a casa” rispettivamente il primo su Radiotre e gli altri due su Radiodue.
Nel 2007 e 2008 partecipano su La7 alla trasmissione “Niente di personale”.
Sempre su La7 nel 2011 sono il gruppo fisso della trasmissione “Fratelli e sorelle d’Italia” condotta da Veronica Pivetti.
Nel 2006 partecipa con i Têtes de Bois al festival di Sanremo invitati come ospiti con Paolo Rossi.
Nel 1994 esce “E anche se non fosse amore”, lavoro sostanzialmente costituito da interpretazioni dei grandi della canzone francese, seguito nel ’97 da “Pezzi di ricambio”, primo disco di brani originali firmati dal gruppo.
Nel 2000 con i Têtes de Bois è autore delle musiche del film “Baci da Roma” (Ed. Fandango)
Nel 2002 Un disco d’amore e di rivolta, “Ferré, l’amore e la rivolta”, senza compromessi, che frutta al gruppo ben 18.000 copie vendute in Italia, 4.000 copie vendute in Francia, e la vittoria al Premio Tenco della Targa come Migliori interpreti nel 2002. Nel 2004 è poi la volta di “Pace e Male”, un doppio intenso e poetico, sospeso tra impegno non retorico e leggerezza. Dal 2004 apre le “Edizioni musicali Têtes de Bois di Angelo Pelini”.
Nel 2007 il quinto appuntamento discografico per il sestetto con l’uscita di “Avanti Pop”, disco nato dalle assi dell’omonimo progetto che da due anni porta il gruppo sul vecchio camioncino in giro per l’Italia violata e riscattata del mondo del lavoro. Molti riconoscimenti importanti per “Avanti Pop”, Il Premio Tenco come migliori interpreti nel 2007 e Premio PIMI miglior tour 2007 al MEI, Meeting delle etichette indipendenti e il Premio Matteo Salvatore nel 2008.
Nel 2010 il percorso d’indagine innescato da un’esperienza giornalistica, letteraria e teatrale del gruppo è culminato nella pubblicazione di “Goodbike”, cd dei Tetes de Bois interamente dedicato alla bicicletta. Il disco si è classificato secondo nella categoria “miglior disco assoluto” al Premio Tenco 2010. Della canzone di apertura “Alfonsina e la bici” è stato realizzato un videoclip diretto da Agostino Ferrente con il montaggio e la fotografia del video maker Paolo Scarfò, che ha come interpreti l’astrofisica Margherita Hack e il rapper Militant A (Assalti Frontali). Il videoclip ha vinto un riconoscimento speciale al P.I.V.I (Premio Italiano Videoclip Indipendente) 2010.
Un posto a parte meritano i progetti speciali dei Têtes de Bois, oltre che musicisti e autori di colonne sonore ideatori e coordinatori di eventi: i concerti muti allo zoo nella vasca delle otarie, i concerti estemporanei sulle biciclette e nelle metropolitane, il progetto “Sotto il Cielo di Roma e Berlino”, i festival “All’incontrario va”, “Ferrovia dell’Allume” e “Stradarolo” (festival di arte su strada ideato e diretto dal 1997-2019 nell’area Prenestina), il progetto europeo Polymachina, il progetto europeo sulla cultura popolare di Rionero del Vulture.
Sul fronte del teatro hanno firmato per una rassegna dell’ETI lo spettacolo teatral-musicale “Buongiorno Arturo”.
Nel 2007 hanno realizzato il progetto artistico “TRAMiamo” sul treno della ferrovia Roma – Pantano, nel dicembre 2007 ha inaugurato il nuovo progetto di respiro mondiale “41° Parallelo”, e da cui è nata l’Orchestra delle donne del 41° Parallelo, e dal 2009 hanno lanciato “Goodbike – Festival della bicicletta”.
Nel 2009 hanno fatto parte del cast e della colonna sonora del film “Le ombre rosse” di Citto Maselli.
Nel 2010 pensano e realizzano a L’Aquila a un anno dal terremoto l’evento “Dalla parte delle carriole”, che vedrà tra i partecipanti Mario Monicelli e il progetto sulla bicicletta vede il suo completamento nel cd “Goodbike”, edito da Ala Bianca, che ospita Marc Augé, Chris Carsson, Maurizio Crosetti, Alessandra De Stefano, Claudio Ferretti, Margherita Hack, Karisa Kahindi, Paolo Lombardi, Alfredo Martini, Militant A (Assalti Frontali), Gianni Mura, Marco Pastonesi, Marino Sinibaldi, Sergio Staino.
Il 2011 è un anno di mobilitazioni nel mondo della cultura e l’associazione sostiene con una serie di concerti dei Têtes de Bois la protesta del Teatro Valle occupato e del Cinema Palazzo (che ospiterà l’anteprima del Palco a Pedali) e aderiscono alla rete aperta Cultura Bene Comune.
Nel 2011 i Têtes de Bois partecipano inoltre al film “Passannante” di cui firmano anche la colonna sonora e, sempre nel 2011, sono autori delle musiche per il film “La corazzata Potemkin”.
Ma il 2011 è soprattutto l’anno del Palco a Pedali, il primo eco concerto spettacolo al mondo alimentato interamente (audio,luci e video) dall’energia prodotta dal pubblico in bicicletta. Il Palco, debutta prima a Bari e poi a Roma alla fine dell’estate, per poi proseguire con numerosi concerti fino ad oggi.
Nel 2012 i Têtes de Bois sono a Venezia quali autori delle musiche del film dedicato a Pietro Ingrao “Non mi avete convinto” per la regia di Filippo Vendemmiati nell’ambito delle “Giornate degli autori”.
Dopo quell’esibizione dal vivo la direzione di quella sezione del festival gli conferisce l’incarico di realizzare la sigla che caratterizzerà le successive edizioni delle “Giornate degli autori” succedendo così a Ennio Morricone.
Nel 2012 esce anche il Cd “Mai di moda”.
Nel 2015 vincono nuovamente la Targa Tenco con il cd “Extra”, secondo lavoro dedicato a Léo Ferré.
Nel 2015 prende vita a Mori in Trentino la prima edizione del festival “Ci sarà una volta”.
Sempre nel 2016 sono ideatori del progetto “Ci sarà una volta – Mamme narranti” vincitore del bando “MigrArti” del MIBAC (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo), che ha visto la realizzazione di un mini tour delle mamme narranti a Grugliasco (TO), Roma e Castellammare di Stabia (NA).
Nel 2017 contribuisce musicalmente allo spettacolo “La fisarmonica verde” con Andrea Satta.

Ha coordinato l'“Eroica Montalcino Festival” nelle edizioni del 2018 e del 2019.

 

 

Têtes de Bois

Quello per Léo Ferré è un antico amore mai tramontato.

Presente nel repertorio sin dai primissimi esordi, la rilettura di Léo Ferré vale al gruppo la Targa Tenco come migliori interpreti nel 2002 col CD “Ferré, l’amore e la rivolta”, e dopo dieci anni il concerto dedicato al grande poeta e chansonnier anarchico francese è ancora in piedi e in continua elaborazione.


L'associazione culturale Têtes de Bois nasce nel 1996 come progetto parallelo dell'omonimo sestetto musicale nato il 15 febbraio del 1992 con un concerto su un vecchio camioncino Fiat 615 NI del 1956, acquistato da un rigattiere e diventato palco ambulante, in Piazza Campo de’ Fiori, sotto la statua di Giordano Bruno e sin dagli esordi impegnato attraverso la musica nel recupero artistico di luoghi impropri (svincoli, scale mobili, sotterranei dei metrò, fabbriche abbandonate, tram, stazioni ferroviarie) in una visione interdisciplinare della comunicazione.
Negli anni l’associazione, a partire dalla musica, ha esteso il proprio raggio di azione a 360 gradi nel campo culturale, muovendosi tra produzione e realizzazione in prima persona di prodotti artistici (CD, docufilm, libri), ideazioni di progetti e direzioni artistiche di festival ed eventi, formazione e laboratori. Una delle caratteristiche operative dell’associazione è di poter contare su un numeroso organico affiatato di membri e collaboratori che è stabile e invariato da oltre un ventennio.
Ha ideato nel 1995 concerti sulle biciclette, concerti estemporanei sulle scale mobili e un percorso ideato nelle stazioni metro di Roma, "Una stazione per suonare".
Nel 1996 e 1997 ha organizzato la settimana di eventi straordinari di "Sotto il Cielo di Roma e Berlino", realizzata con i Comuni di Roma e di Berlino nei tunnel delle metropolitane e nelle stazioni FS.
Ha ideato i “concerti muti allo zoo” nella vasca delle otarie nel 1999, dove, per non disturbare gli animali, i Têtes de Bois suonavano non amplificati e radiotrasmessi mentre il pubblico ascoltava perfettamente il concerto con cuffie stereo posizionate a bordo vasca.
Ha diretto dal 1997 al 2019 "Stradarolo", Festival Internazionale di Musica Teatro Danza Arte su Strada dedicato all'arte che si confronta con la strada e che ha avuto circa 20.000 presenze all’anno di pubblico.
Ha partecipato dal 1998 al progetto europeo Polymachina che coinvolge artisti, strutture e centri di produzione di vari paesi: Francia, Belgio, Olanda e Italia. Un progetto su suoni e sonorità provenienti dalle macchine, dagli ingranaggi, dai percorsi meccanici ed elettronici.
Ha fatto parte di Tuscania Teatro, Residenza artistica multidisciplinare, della quale ha curato la direzione artistica per quanto riguarda la parte musicale (1998 – 2001).
Ha ideato e coordinato un evento speciale e suggestivo, "Ferrovia dell'Allume" (edizione 2000 e 2002), notti di performance artistiche lungo il tracciato della ferrovia abbandonata “Orte-Civitavecchia” che incontra vecchi ruderi di stazioni del primo '900. La prima edizione si è svolta all'interno di "Per Antiche Vie" un progetto nazionale curato nel Lazio dal Teatro di Roma mentre l'edizione del 2002 si è concretizzata in un progetto interdisciplinare di spettacoli e letture dal
tramonto all'alba.
Il terzo lavoro discografico, “Ferré, l’amore e la rivolta”, nato dall’incontro fruttuoso con un grande amore musicale, conta la vittoria della Targa Tenco come migliori interpreti nel 2002.
Tra il 2006 e il 2009 ha ideato, prodotto e realizzato il progetto itinerante “Avanti Pop”, progetto artistico e di denuncia che, per due anni e in 20 tappe nella gran parte delle regioni italiane, porta il gruppo sul vecchio camioncino in giro per l’Italia violata e riscattata dei lavoratori. Dal progetto scaturisce anche un libro/cd di documentazione “Avanti Pop, i diari del camioncino” e il cd “Avanti Pop” che vale ai Têtes de Bois la seconda vittoria della Targa Tenco nella categoria interpreti e il premio P.I.M.I. per il miglior tour e il Premio Matteo Salvatore.
Nel 2007 ha lanciato il nuovo progetto “41° parallelo”, che vuole tessere, a partire da un laboratorio stabile e da un territorio situato nella provincia di Roma, una rete culturale a 360° nel pianeta sul filo del 41° parallelo. Al suo interno il festival della bici “Goodbike” che vede il suo completamento nel cd “Goodbike”, edito da Ala Bianca. Dal cd è stato tratto il video “Alfonsina e la bici” con la regia di Agostino Ferrente, che ha visto la straordinaria partecipazione di Margherita Hack. Il video vince il Premio PIVI 2010.
Nel 2007 ha realizzato sulla Ferrovia Roma-Pantano Borghese il progetto “TRAMiamo”, inserito
nell’ambito della Notte Bianca romana.
Ha ideato e diretto la serata evento “Liberiamo Passannante!” al Teatro Palladium di Roma nel 2007, partecipando, come gruppo musicale Têtes de Bois, alla realizzazione del film “Passannante” di cui firmano anche la colonna sonora.
Nel febbraio del 2008 organizza la serata evento “Contro le mafie” in collaborazione con Libera!
È tra i fondatori del Comitato Apollo 11 per la realizzazione di un cinema/laboratorio nel quartiere Esquilino di Roma da cui è nata l’Orchestra multietnica di Piazza Vittorio.
Nel 2010 pensano e realizzano a L’Aquila a un anno dal terremoto l’evento “Dalla parte delle carriole”, che vedrà tra i partecipanti Mario Monicelli.
Il 2011 è un anno di mobilitazioni nel mondo della cultura e l’associazione sostiene con una serie di concerti dei Têtes de Bois la protesta del Teatro Valle occupato e del Cinema Palazzo (che ospiterà l’anteprima del Palco a Pedali) e aderiscono alla rete aperta Cultura Bene Comune.
Ma il 2011 è soprattutto l’anno del Palco a Pedali, il primo eco concerto spettacolo al mondo alimentato interamente (audio, luci e video) dall’energia prodotta dal pubblico in bicicletta. Il Palco, debutta prima a Bari e poi a Roma alla fine dell’estate.
Alla fine del 2011 esce per la casa editrice Infinito “Ci sarà una volta – favole e mamme in ambulatorio”, secondo libro di Andrea Satta incentrato sulla sua esperienza di medico pediatra, che raccoglie un grande successo di critica e un grande consenso nel mondo degli operatori sociali e sanitari.
Sempre nel 2012 i Têtes de Bois sono a Venezia quali autori delle musiche del film dedicato a Pietro Ingrao “Non mi avete convinto” per la regia di Filippo Vendemmiati nell’ambito delle “Giornate degli autori”. Dopo quell’esibizione dal vivo la direzione di quella sezione del festival gli conferisce l’incarico di realizzare la sigla che caratterizzerà le successive edizioni delle “Giornate degli autori” succedendo così a Ennio Morricone.
Nel 2015 vincono nuovamente la Targa Tenco con il cd “Extra”, secondo lavoro dedicato a Léo Ferré.
Nel 2015 prende vita a Mori in Trentino la prima edizione del festival “Ci sarà una volta”, dove mamme di tutto il mondo raccontano la favola che le faceva addormentare da piccole e che vedrà, come naturale evoluzione, l’ideazione, nel 2016, del Festival “Mamma quante storie”, il progetto “Ci sarà una volta – Mamme narranti” vincitore del bando “MigrArti” del MIBACT (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo), che ha visto la realizzazione di un mini tour delle mamme narranti a Grusgliasco (TO), Roma e Castellammare di Stabia (NA), la pubblicazione del volume, edito da Treccani, “Mamma quante storie!”, che raccoglie le favole delle mamme, con all’interno un fumetto di Fabio Magnasciutti e tavole realizzate da Sergio Staino e la realizzazione del film “Mamme Narranti” per la regia di Paolo Geremei.
Nel 2017 produce lo spettacolo “La fisarmonica verde”, il racconto di Gavino Esse, un reduce del campo di concentramento tedesco di Lengenfeld, la cui storia è narrata attraverso gli occhi del
figlio Andrea. Dopo la morte del padre, è lui a ricostruire gli eventi della sua vita, a partire da alcuni oggetti ritrovati: un cappottone, una fisarmonica verde e un documento, firmato dal padre e da altri internati politici. È la denuncia di una vera e propria strage commessa da Joseph Hartmann quando, il 14 aprile 1945, chiuse in una baracca di legno un centinaio di prigionieri per dargli fuoco, sparando a quanti tentarono di scappare dalle fiamme.
Dal documento inizia il viaggio di Andrea, che diventerà il viaggio verso le atrocità di questa pagina della nostra storia.
Ha curato la Direzione Artistica, Tecnica, Organizzativa e Comunicativa di “Eroica Montalcino Festival” nelle edizioni del 2018 e del 2019.




Léo e Maria


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