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RECITAL DEL PIANISTA GIOVANNI BELLUCCI - MYTHS AND LEGENDS - ORPHEUS
MALIBRAN CLASSICA
In collaborazione con
sabato 28 maggio 2022 ore 21,15
Altidona - Accademia Malibran - Sala Colonna
GIOVANNI BELLUCCI, pianista
Myths and Legends - Orpheus
Ingresso € 15.00
POSTI LIMITATI
Info e Prenotazioni 338.8219079
Programma
Franz LISZT (1811 – 1886)
Fantasy and Fugue on the Theme B-A-C-H
Ferruccio BUSONI (1866 – 1924)
Elegy No.4 “Turandots Frauengemach”
Franz LISZT
Légende No.2: St. Francis of Paola walking on the waves
Fryderyk CHOPIN (1810 - 1849)
Souvenir de Paganini
Christoph Willibald GLUCK (1714 - 1787) / Giovanni SGAMBATI (1841 - 1914)
Melodie, from “Orfeo e Euridice”
Vincenzo BELLINI (1801 - 1835) / Sigismund THALBERG (1812 - 1871)
Casta Diva, from "L'art du chant appliqué au piano" Op.70
Franz LISZT
Après une lecture de Dante: Fantasia quasi Sonata, from Années de pèlerinage, Deuxième année, Italie
Pause
Ludwig van BEETHOVEN (1770 - 1827) / Ignaz MOSCHELES (1794 - 1870)
Andante con moto, from Piano Concerto No.4 Op.58 in G major
Robert SCHUMANN (1810 - 1856)
Toccata in C major, Op.7
Robert SCHUMANN
In der Nacht (“Hero and Leander”), No.5 from "Fantasiestücke" Op.12
Christoph Willibald GLUCK / Ignaz FRIEDMAN (1882 - 1948)
Ballet des hombres heureuses, from “Orfeo e Euridice”
Maurice RAVEL (1875 - 1937)
Alborada del Gracioso, from “Miroirs”
Claude DEBUSSY (1862 -1918)
Minstrels, No.12 from Préludes, Book I
Franz LISZT
Konzertetüde S.145 No.2: Gnomenreigen
Franz LISZT
Concert Paraphrase on Mendelssohn's “Sommernachtstraum” S.410 (based on the Wedding March and Fairies' music from A Midsummer Night's Dream, incidental music by Mendelssohn)
Al termine del concerto seguirà un brindisi con i pregiati vini dell'Accademia Malibran CANTATRICE E GUARRACINO e gli AMARETTI DELLA VALDASO.
GIOVANNI BELLUCCI, pianista
È uno dei più autorevoli pianisti del nostro tempo: più volte premio “Editor’s choice” di Gramophone, per la rivista britannica “è un artista destinato a continuare la grande tradizione italiana, storicamente rappresentata da Busoni, Zecchi, Michelangeli, Ciani, Pollini”. “Non esistono dieci pianisti come lui al mondo: egli ci riporta all’età d’oro del pianoforte”. Così il quotidiano Le Monde sottolinea la vittoria di Bellucci alla World Piano Masters Competition di Monte-Carlo, giunta al culmine di una lunghissima serie di affermazioni nei concorsi internazionali: Regina Elisabetta di Bruxelles, Primavera di Praga, Casella di Napoli, Claude Kahn di Parigi, Busoni di Bolzano. “Premio Ferenc Liszt alla carriera”, Bellucci è stato inserito dal magazine Diapason nella Top Ten degli interpreti ideali del compositore ungherese. La ristrettissima selezione lo accosta a Martha Argerich, Claudio Arrau, Alfred Brendel, Aldo Ciccolini, Gyorgy Cziffra, Wilhelm Kempff, Kristian Zimerman.
Giovanni Bellucci si è esibito per i più celebri auditorium, teatri di tradizione e festival: Hollywood Bowl, cui deve il suo debutto americano di fronte a 18.000 spettatori, Golden Hall del Musikverein di Vienna, Performing Art Society di Washington, Svetlanov Concert Hall di Mosca, Herkulessaal di Monaco di Baviera, Konzerthaus di Berlino, Wagner Festival di Ginevra, Philharmonique de Bruxelles, Sydney Opera House, Festival di Newport (U.S.A.), Bath, Yokohama, Singapore, San Pietroburgo, Firkusny Piano Festival di Praga, Blackwater Valley Opera Festival (Irlanda), La Roque d’Anthéron, Chorégies d’Orange, Festival Chopin a Nohant, Besançon, Cannes, Radio France et Montpellier, Festival Pianistico di Brescia e Bergamo, Ravello Festival, Bologna Festival, Dias da Musica di Lisbona, Teatro alla Scala, Teatro La Fenice, Teatro C. Felice di Genova, Teatro dell’Opera di Roma, e per le più prestigiose sale da concerto parigine (Théâtre des Champs-Elysées, Cité de la Musique, Salle Pleyel, Auditorium du Louvre, Salle Messiaen di Radio-France, Salle Gaveau, Théâtre du Châtelet).
Un suo récital alla City Recital Hall di Sydney ha ricevuto il premio “Recital of the year”, attribuito al miglior concerto cameristico australiano dell’anno dal Sydney Morning Herald, che in quell’occasione ha premiato - insieme a Bellucci - anche il Maestro Lorin Maazel (per il miglior evento sinfonico). E’ regolarmente invitato da importanti orchestre a prodursi come solista: Los Angeles Philharmonic, Sydney Symphony, BBC Philharmonic, Philharmonique di Monte-Carlo, Russian Philharmonic di Mosca, Sinfonica dell’Accademia Nazionale di S. Cecilia, Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, Orchestre National de Belgique, Filarmonica Reale di Anversa, Orchestre National d’Ile de France, Sinfonia Varsovia, Orchestra della Radiotelevisione Svizzera Italiana, Orchestra del Teatro Nazionale di Mannheim, Virtuosi di Praga, Singapore Symphony, Orchestra da Camera di Zurigo.
Pianista dal vastissimo repertorio, Bellucci ha eseguito in concerto le 32 Sonate di Beethoven al Politeama di Palermo, le 19 Rapsodie Ungheresi di Liszt all’Auditorium del Louvre di Parigi e al Festival di Radio France et Montpellier, le 9 Sinfonie di Beethoven/Liszt all’Auditorium Belem di Lisbona e alle Lisztomanias di Châteauroux, la trascrizione lisztiane della Sinfonia Fantastica alla Performing Arts Society di Washington DC, la stessa Fantastique più l’Harold en Italie sempre trascritto da Liszt all Auditorium Parco della Musica di Roma, i 5 Concerti di Beethoven in due serate consecutive con l’Orchestra Sinfonica di Biel-Solothurn, i 2 Concerti di Chopin con la Filarmonica di Torino, l’integrale delle opere di Busoni per pianoforte e orchestra con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI e con l’Orchestra del Teatro Nazionale di Mannheim. Tra le sue incisioni discografiche sono da segnalare: la Sinfonia Fantastica di Berlioz/Liszt (Decca), le parafrasi di Liszt su opere di Verdi e Bellini (Warner Classics), il Primo Concerto e il Totentanz di Liszt (Accord/Universal France), i Tre Concerti per pianoforte e orchestra da camera di Alkan (Piano Classics), le 32 Sonate di Beethoven e le 9 Sinfonie di Beethoven/Liszt (Brilliant Classics) e i 5 Concerti di Beethoven (Calliope) con cadenze solistiche composte da Beethoven, Liszt, Brahms, Busoni, Fauré, Reinecke, Stavenhagen, Gould e da Bellucci stesso.
Una forza della natura scatenata
Giovanni Bellucci esegue la grande Sonata Hammerklavier di Beethoven.
Recensione di Piero Rattalino.
Bellucci è una forza della natura scatenata, ma né brutale, né meccanica: una forza, invece, enorme e palpitante, che si piega con prontezza di fronte alle molteplici esigenze di un testo fra i più complessi che esistano, come l’acqua che scende impetuosa in un torrente di montagna senza scalzare gli argini e senza far rotolare le pietre e senza straripare mai. La tecnica di Bellucci ricorda quella possente del Pollini anni 1970, mentre la mente governa lucidamente un discorso musicale che resta teso anche quando ripiega sugli aspetti intimistici della Hammerklavier: un’interpretazione tutta condotta in senso epico, di una qualità che si ascolta di rado, molto di rado. [ Fonte: Musica ]
Un virtuoso vola alto con Liszt
Un concerto di Bellucci alla City Recital Hall di Sydney riceve il premio “Recital of the year” attribuito al miglior evento cameristico australiano dell’anno dal Sydney Morning Herald, che in quell’occasione premia anche il M° Lorin Maazel (per il miglior evento sinfonico).
Una delle icone del secolo romantico rappresenta Liszt seduto al pianoforte mentre suona la sua trascrizione della Sinfonia Fantastica di Berlioz subito dopo un'esecuzione orchestrale della stessa, generando un entusiasmo ancora più grande rispetto all'originale.
Bellucci ha dato al pubblico la possibilità di rivivere quel momento… Egli ha trovato modi straordinariamente fantasiosi per catturare la melodia d'apertura dei pastori con echi così morbidi che potevi appena essere sicuro di non averli solo immaginati… Il virtuosismo decorativo era sublimato dal flusso senza fine della linea melodica, una caratteristica dell'autentico pianismo lisztiano… Non così spesso un recital è un evento: e Bellucci è assolutamente originale.
[ Fonte: Sydney Morning Herald ]
Bellucci è un genio del pianoforte
Un récital alla Herkulessaal ottiene il premio della stampa tedesca per il miglior evento culturale.
Giovanni Bellucci brilla alla Herkulessaal... Bellucci è un genio del pianoforte. Chiunque riesca a venire a capo in questa maniera della dura prova costituita dalla grande Sonata Hammerklavier, questo colosso della durata di 3/4 d’ora ove il tardo Beethoven si esprime sia attraverso la tecnica compositiva che il contenuto, ebbene, colui può tutto (ed ha veramente il diritto di permettersi tutto).
Così vitale ed emozionante: è difficile ascoltare un’opera meglio interpretata in un concerto... Il lamento interminabile dell’Adagio era grandioso, senza falla, in un unico arco. La Fuga è stata eseguita con tecnica perfetta, chiara e comprensibile, infallibile la memoria. Bellucci è un perfezionista ma con fantasia, vengono alla mente i virtuosi della vecchia scuola.
Anche il suo Chopin era interessante. Il vincitore di numerose importanti competizioni... preferisce affidarsi all’espressione profonda di quel così bel suono, rotondo ed armonico... lo ripetiamo: quest’uomo deve ritornare.
[ Fonte:TZ Munich ]
Giovanni Bellucci citato insieme a Vladimir Horowitz
Nel libro biografico dedicato dall’editore Zecchini al grande direttore d’orchestra Sergiu Celibidache.
…Un cenno a due sommi pianisti, uno del passato, Vladimir Horowitz, e uno in intensa attività, Giovanni Bellucci, un valore che si impone oggi con sfuggenti possibilità di raffronto. Entrambi, nei loro differenti ambiti, hanno dato prova esemplare e significativa della loro grandezza creativa - certamente riconosciuta anche nelle molte pagine di pianismo virtuosisticamente arditissimo - soprattutto, si direbbe, in aree di profonda riflessività…
[ Fonte: Sergio Celibidache. La fenomenologia per l’uomo ]