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RECITAL DELLA PIANISTA ILIA KIM - DEDICATO A SCHUMANN - DA FARFALLONE AMOROSO A IMPLACABILE TOTEM - EROS E THANATOS NELLA VITA DI SCHUMANN
In collaborazione con
sabato 14 ottobre 2023 ore 21,15
Altidona (FM) - Accademia Malibran - Sala Colonna
In ricordo del Maestro PIERO RATTALINO
DEDICATO A SCHUMANN
DA FARFALLONE AMOROSO A IMPLACABILE TOTEM
Eros e Thanatos nella vita di Schumann
Ilia KIM pianoforte e narrazione
Musiche di Schumann e Brahms
Ingresso €10,00
Info e prenotazioni 338.8219079
Programma
Rosalie: Il divieto d’amare
Schumann: da Papillons op. 2, nn. 1, 5, 7, 11, 12
Robena: Il bel sogno d’amore
Schumann: A sera, dai Pezzi fantastici op. 12
Clara: L’amore che si avvita
Schumann: Primo movimento della Fantasia op. 17
Robert: In braccio a Sora Morte
Brahms: Sonata in fa minore op. 5
Allegro maestoso
Andante
Scherzo
Intermezzo
Finale
Farfallone amoroso è l'appellativo con cui Figaro, nell'opera di Mozart ispirata alle sue nozze, apostrofa il paggio Cherubino. Cherubino, quintessenza dell'adolescente che ha appena scoperto la forza dell'eros, aveva rivelato a Susanna, promessa sposa di Figaro, che "ogni donna" gli fa "cangiar di colore", che "ogni donna" lo "fa palpitar". E il giovane Schumann è un po' la reincarnazione di Cherubino: quando vede una donna - bella o per lo meno carina: il giovane Schumann è un esteta - strabuzza gli occhi, trascolora in viso, sente che il tic-tac del suo cuore impazzisce.
Ma Cherubino aveva anche confessato a Susanna di avere un ideale femminile in carne e ossa: la Contessa, la donna nel pieno rigoglio della bellezza e della femminilità. E anche Schumann aveva la sua Contessa: Agnes Carus, moglie di uno psichiatra e cantante per diletto che il giovane Schumann accompagnava al pianoforte. Cherubino diventerà l'amante della Contessa e con lei farà un figlio. Agnes Carus, invece, tramonta. L'orizzonte coniugale si apre però quando Schumann si innamora di Rosalie, di Rosalie Schumann, cioè di una delle sue tre cognate. Amore inconfessabile, a cui Schumann, al contrario di ciò che aveva fatto parlando della Carus, accenna soltanto nel suo diario. Lo confessa nel suo primo capolavoro, i Papillons op. 2. Ma, da quell'asso della criptografia che è, sparge nel terreno una serie di indizi che possono portare il lettore sia sulla strada giusta che su una strada sbagliata. A cominciare dal fatto che i Papillons non sono dedicati alla sola Rosalie ma alle tre cognate, il criptografo dimostra la sua valentia: sta a noi sciogliere gli enigmi.
Rosalie muore di malaria a ventitre anni, e Robert crede di impazzire. Però si fidanza con una brava ragazza. Ma poi si imbatte nella quattordicenne Clara Wieck, figlia del suo maestro di pianoforte. Rotto senza drammi il fidanzamento, Schumann si presenta a papà Wieck per chiedere la mano della figlia. La chiede, viene messo brutalmente alla porta, e Clara viene spedita d'urgenza in un'altra città, presso una famiglia amica che la terrà sotto stretta sorveglianza. Divieto assoluto di vedersi, divieto assoluto di scriversi. Ci vorranno anni, per piegare l'ostinato papà Wieck, e in quegli anni l'amore, pur vivissimo, barcollerà. Barcolla quando Robert conosce la graziosissima bionda pianista inglese Anna Robena Laidlaw, per la quale vengono composti e alla quale vengono dedicati i Pezzi fantastici op. 12.
Il sogno d'amore di Robert è ben testimoniato dai Pezzi fantastici, e Clara dovette subodorare qualcosa perché molti anni dopo, ripubblicando le musiche del marito, tolse la dedica dell'op. 12. Ma il primo brano dell'op. 12, A sera, è un duetto d'amore tenerissimo senza che né lei, né lui parlino. L'amore di Robert per Robena non viene dichiarato perché il senso dell'onore vieta a Schumann di rompere il legame con Clara, con la quale, dopo anni di difficoltà, era diventato possibile corrispondere regolarmente per lettera grazie alla complicità di una domestica. Schumann ritorna all'amore di Clara e racconta la vicenda amorosa che sta vivendo, nella Fantasia op. 17, trasponendola sul piano del mito. Clara chiama in giudizio il padre, Wieck perde la causa, i colombi approdano alle nozze nel 1840.
Matrimonio felice? Grande amore sì, matrimonio pieno di problemi, nati dalla inconciliabilità delle rispettive carriere e dai pregiudizi di Robert, tipico marito borghese. E rapporto che si logora nel giro di tredici anni e che è in piena crisi quando alla porta degli Schumann bussa Johannes Brahms. Che si innamora a prima vista di Clara, la sua contessa. E Clara, trentaquattrenne, non è affatto insensibile, di fronte alla adorante devozione di quel bel ragazzo di vent'anni. Schumann capisce ciò che sta accadendo, quasi ritrovando se stesso innamorato di Agnes Carus, quando aveva scritto nel diario: "Solo un bacio da lei e sarei felice di morire ". Il suo contratto di direttore d'orchestra è in scadenza e già si sa che non verrà rinnovato. I tentativi di trovare un altro impiego sono andati tutti a vuoto. Schumann, nel febbraio del 1854, tenta il suicidio gettandosi nel Reno. Viene salvato ma entra in una clinica psichiatrica nella quale morirà due anni e mezzo più tardi.
Sora Morte, la benigna morte di S. Francesco che non lo aveva voluto nel febbraio del 1854 ma di cui si era innamorato, gli offre nel 1856, quando si tratta di uscire, guarito, dalla clinica, il modo di raggiungerla. Schumann fa lo sciopero della fame, viene nutrito con la sonda, ma deperisce e muore. Solo negli ultimi giorni di vita accetta di rivedere, dopo due anni e mezzo, la moglie. Il triangolo amoroso Clara-Robert-Johannes è semplice e intricato nello stesso tempo. Brahms lo aveva messo a fuoco già nel 1853, nella Sonata op. 5. Anche lui, per non essere indegno del criptografo Schumann, aveva però sparso sul terreno indizi contrastanti. Profetica, la Sonata op. 5. Schumann, togliendosi volontariamente di mezzo, ha lasciato libero il campo all'amore di Clara e Johannes.
Libero? Il saggio di Freud sul totem che vieta l'incesto anche ai componenti di un clan era ancora lontano, ma l'umanità lo aveva inventato da millenni. Programmando la sua morte, Schumann costringeva Clara a essere per sempre la vedova Schumann, e Johannes, per sempre, il successore di Schumann. Clara e Johannes oscillarono per qualche tempo sull'orlo del matrimonio, ma capirono alla fine che il più forte era Robert e accettarono il suo diktat. Due drammatici amori vietati segnano così la vita di Schumann e il suo passaggio da Eros a Thanatos: una vicenda degna di un dramma di Ibsen.
piero rattalino
Ilia Kim e Piero Rattalino
Ilia Kim pianista
Ilia Kim, nata a Seoul, debutta con un recital a 11 anni e vince poi un premio della sua città per bambini eccezionalmente dotati con borsa di studio per l’estero. Studia e si diploma presso la Hochschule di Berlino, prosegue gli studi a Salisburgo e Hannover, e infine a Imola, dove si dedica anche al fortepiano. Nel 1994 debutta alla Carnegie Hall di New York. Dal 1998 risiede in Italia, dove suona regolarmente. Suona inoltre in molti paesi europei, negli Stati Uniti, in Brasile e in Cina, anche con le maggiori orchestre. Un suo disco, pubblicato da Piano Classics nel 2017 e interamente dedicato a Clementi, ha avuto ovunque ottime recensioni ed è stato scelto dalla BBC Radio3 per un programma su Clementi. Nel 2022 è uscito un secondo disco dedicato a Clementi che sta ottenendo un successo anche maggiore del primo, con oltre 120mila ascolti in sei mesi dall'uscita su Spotify e il primo movimento della Sonata op. 25 n. 5 dall'album ha superato in sette mesi dall'uscita 173mila visualizzazioni su YouTube. Nel 2020 è uscito presso la Dynamic il suo primo album dedicato a Debussy: la prima Arabesque ha già superato 800mila visualizzazioni su YouTube. Un secondo disco, dedicato a Debussy preraffaellita, è in uscita nel marzo del 2023. I suoi dischi sono disponibili su Apple Music, Spotify, Amazon, YouTube e presso altre piattaforme. Di recente ha partecipato al docufilm "Con le note sbagliate", che è stato trasmesso con uno straordinario riscontro di pareri positivi del pubblico su Rai5 ed è disponibile sulla piattaforma RaiPlay. Negli ultimi due anni si è dedicata al recital come dramma che lega alcune musiche allo stato emotivo del compositore mentre componeva. Sono stati finora eseguiti con grande successo tre programmi. Il primo è didicato a: Chopin: I valori traditi e riconquistati. Il secondo tratta di: Debussy: Infanzia infelice e forte desiderio di promozione sociale. Il terzo è dedicato a: Robert Schumann: Da farfallone amoroso a implacabile totem. E' in preparazione un quarto programma, dedicato a Beethoven.
Piero Rattalino, grande amico dell'Accademia Malibran e maestro di noi tutti, ci ha lasciato all'improvviso il 6 aprile 2023.
È successo a Imola, dopo una conferenza/concerto sulla Patetica di Beethoven, insieme alla moglie Ilia, dedicata alla ricerca sulle nuove vie dell'interpretazione, l'ennesima di una lunga vita dedicata al pianoforte e alla grande musica.
È successo durante una notte come tante altre, breve pausa tra le feconde ore che impegnavano da sempre le sue giornate. Ore dedicate allo studio, sempre, e alla condivisione del suo sapere.
Moltissimi i suoi allievi, dai grandi artisti di fama agli studenti, ai semplici appassionati: tutti lo ricordano per l'intelligenza, la capacità di lettura, la fascinazione nel raccontare.
Aveva sin da giovane intapreso il percorso della critica e dell'indagine storica, sociale e filologica sulla musica, licenziando opere fondamentali e indicando a chi lo ascoltava nuovi percorsi e nuovi talenti.
Da anni frequentava l'Accademia, lasciando sempre una traccia di novità e rinnovato interesse.
Sarebbe stato con noi anche quest'anno, a luglio, per la consueta Master Class estiva e a ottobre per il concerto/conferenza DEDICATO A SCHUMANN insieme alla pianista Ilia Kim.
Vogliamo immaginare che saranno altri ora ad ascoltare i suoi racconti sui grandi musicisti e sulle opere senza tempo.
Noi ne custodiremo il ricordo e l'eredità del sapere di cui ci ha fatto dono.
Rossella Marcantoni - Accademia Malibran