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CONCERTO CORSISTI MASTER CLASS DI PIANOFORTE M° GEORGY TCHAIDZE
sabato 7 dicembre 2019 ore 21,15
Altidona - Accademia Malibran - Sala Colonna
Concerto dei Corsisti della Master Class di Pianoforte del M° GEORGY TCHAIDZE.
Ingresso libero
GEORGY TCHAIDZE pianista
Sontuoso solista, magnifico camerista dal repertorio sconfinato, Georgy Tchaidze è stato salutato da The Thelegraph come un “artista di rara sensibilità e di tecnica impeccabilmente raffinata”, in occasione del suo clamoroso debutto alla Wigmore Hall di Londra. Sin dalla vittoria nel 2009 al prestigioso Honens International Piano Competition di Calgary, Tchaidze si è esibito con grande successo di pubblico e di critica nelle maggiori sale di Europa, Nord America ed Asia tra cui Konzerthaus di Berlino, Fondazione Luis Vuitton di Parigi, Fondazione Paul Klee di Berna, Glenn Gould Studio di Toronto, Concertgebouw di Amsterdam, National Centre for the Performing Arts di Pechino, Oriental Arts Centre di Shanghai, Carnegie Hall di New York, BOZAR and Flagey Halls di Bruxelles. Sia come solista che a fianco di svariate formazioni cameristiche ha partecipato a numerosi Festival internazionali tra cui Toronto Summer Music, Ottawa International Chamber Music, Young Euro Classic, Verbier, Septembre Musicale di Lucerna, Lofoten International Piano, Festspiellene in Norvegia, Piano aux Jacobins a Tolosa, La folle Journée di Nantes e di Tokyo. Recentemente, nel Parco del Castello di Florans, Tchaidze ha debuttato al Festival de Piano de La Roque d’Anthéron con un acclamato recital che la stampa ha salutato come la rivelazione di un grande artista. La sua scultorea interpretazione del secondo Concerto per pianoforte e orchestra di Rachmaninov, con la canadese National Arts Centre Orchestra diretta da Pinchas Zukerman ha raccolto entusiastiche recensioni per la “assoluta chiarezza e la straordinaria potenza comunicativa celata in una performance che nulla lasciava all’ostentazione”. Nell’estate del 2015 Georgy Tchaidze ha trionfato al Top of the World International Piano Competition a Trømso, in Norvegia, dove in seguito è stato chiamato a sostituire Sir Andras Schiff al Lofoten International Chamber Music Festival, divenendo da quel momento presenza irrinunciabile nelle successive edizioni. Nato nel 1988 a S. Pietroburgo da madre russa e padre georgiano, Georgy Tchaidze ha iniziato a studiare pianoforte e violino all’età di 7 anni. La sua formazione è avvenuta presso il Conservatorio Tchaikovsky di Mosca, sotto la guida di Sergei Dorensky e, successivamente, a Berlino, nella classe di Klaus Hellwig all’Universität der Kunst. Dal settembre 2016, è artista in residence alla Queen Elisabeth Music Chapel in Belgio, sotto la direzione di Louis Lortie. Nella veste di camerista, tra le innumerevoli partnership all’attivo, numerose sono le tournées effettuate con il Cecilia String Quartet e con l’acclamato Borodin Quartet, per il quale il Calgary Tribune ha scritto: “Tchaidze è stato magnifico a combinare, rammendando nota per nota, l’esperienza del grandioso Quartetto Borodin, dando di fatto vita ad una performance di rara bellezza ed autorevolezza interpretativa”. Le sue ultime collaborazioni includono la Cleveland Symphony Orchestra, la Forth Worth Symphony Orchestra, la Brussels Philharmonic Orchestra ma anche giovani formazioni come il Brentano String Quartet e brillanti strumentisti tra i quali Piotr Anderszewski, Stephen Kovacevich, Jean-Efflame Bavouzet, Marc-André Hamelin, Nikita Boriso Glebsky, Nikolai Lugansky. Si esibisce in duo pianistico con la moglie Nadezda Pisareva. In Italia si è esibito al Casalmaggiore International Festival e nei cartelloni del Teatro alle Vigne di Lodi – dove è stato protagonista di un clamoroso successo – e di “Pianofortissimo”, nel cortile dell’Archiginnasio a Bologna.
REVIEWS
LA DÉPȆCHE
Le jeune peiniste russe fascine les Jacobins
Klassikinfo.de
Was einen Pianisten zum Musiker macht.
The Telegraph
Georgy Tchaidze, Wigmore Hall, review
read the review (PDF)
“fine sensibility and perfectly honed technique”
— Ivan Hewitt, The Telegraph
“commendable clarity ... unusually powerful for a performance of so little ostentation.”
— Richard Todd, Ottawa Citizen
“wisely judged interpretations.”
— Jay Harvey, Indianapolis Star
“profoundly poetic ... as drawn to lyric intimacy as he is to dazzling firebrand virtuosity.”
— Eric Friesen, Broadcaster
“Tchaidze is without a doubt a major artist with extraordinary talent”
— Brian Levine, Executive Director, The Glenn Gould Foundation
“imaginative and musically sophisticated.”
— Nina von Harpke, Programming Director, KunstSalon
““He ranks among the best musicians””
— Theresa Leonard, Director/Executive Producer, Audio Programs, The Banff Centre
““The world learned to say Tchaikovsky; now it will learn to say Tchaidze!””
— Christine Pilgrim, Vernon
Tra tanta bellezza, a spiccare era il nome – noto ai lodigiani – di Georgy Tchaidze, che alla sinfonica grandiosità dei suoi mezzi ha preferito, per il suo recital di debutto a La Roque, la parete scoscesa di un pennino a punta fine, a disegnare un commovente sentiero tra congedi e ritorni nel segno del frammento. Il filo di Schubert, l’Allegretto D 915 e due Improvvisi dall’op. 142 di struggente pregnanza, che trovava sul cammino le ombre dei giganti Beethoven e Chopin: l’op. 109 e la Quarta Ballata, estremi approdi a paesaggi ormai trasfigurati in cui la materia sonora è pura, abbagliante luce. Pochi oggi possono vantare colori così sfumati, legati così plasticamente incarnati nella corda. “Un recital di infinita bellezza, rubato ad una vera sala da concerto”, ha commentato il Direttore Artistico della Roque d’Anthéron René Martin. Al posto di quattro pareti, l’abbraccio del vento e dei platani secolari Elide Bergamaschi. Il Cittadino di Lodi. A proposito del recital tenuto il 13 agosto 2019 al Festival de Piano de La Roque d’Anthéron