Flautista, musicologo, insegnante, organologo, collezionista di flauti storici di fama internazionale ENRICO CASULARO, diplomatosi brillantemente in flauto presso il Conservatorio di S. Cecilia di Roma sotto la guida di Angelo Persichilli ha approfondito gli studi musicali in Olanda (flauto e musicologia) con il maestro Franz Vester. Svolge una intensa attività concertistica, invitato dai maggiori festivals internazionali, realizzando numerose prime esecuzioni moderne di composizioni per flauto di autori (soprattutto italiani) dei secoli XVIII e XIX eseguite sui flauti storici della sua collezione.

Registra come solista per la RAI, la WRD, la Radio Suisse Romande, la Radio Vaticana ed incide per le etichette EMI (Francia), Edipan, Bongiovanni e Pentaphon (Italia), Jecklin e Flatus recording (Svizzera). Per le edizioni Flatus (Svizzera), Enrico Casularo ha curato la pubblicazione di opere inedite per flauto di Luigi Boccherini, Wolfgang Amadeus Mozart, Giovanni Battista Sammartini, Benedetto Marcello, Giovanni Andrea Fioroni, Niccolò Dôthel, Pietro Grassi Florio, Filippo Ruge, Giuseppe Antonio Paganelli, Tebaldo Monzani, Ignaz Pleyel, Ferdinando Carulli, Antonio Nava. Tiene regolarmente seminari e corsi di interpretazione presso conservatori e prestigiose scuole di musica europee ed americane. Insegna attualmente flauto traverso e flauto traversiere presso il conservatorio di S. Cecilia di Roma.
Numerosi ed autorevoli gli encomi della critica internazionale alla sua attività più che trentennale di flautista tra le quali: "Enrico Casularo un artista mai a corto di invenzione ed espressivitá” (L’Express, Montreux,06/2001); „La perfezione nell’arte del flauto“ (Der Bund, 2002); „..Un’interpretazione vivace, espressiva, raffinata…profonditá musicali degne di Bach.“ (Il Tempo 01/1992); „..Una chiarezza d’esposizione assolutamente convincente“ (rivista “Guitart”, n.42 de 2006); “..Una interpretazione intensissima, sempre alla ricerca di intimismo sonoro e di fascinazione.”(Heraldo de Aragon, 09/2004); “..Da lodare sensa riserve”(La Repubblica, 09/1990);“..Una coerenza espressiva e comunicativa che “provoca” il pubblico coinvolgendolo.” (La Provincia di Como, 02/1992).

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